Il primo maggio 2011 Giovanni Paolo II è diventato Beato. A partire da quell’evento,
la sua beatificazione, con un milione e mezzo di fedeli giunti a Roma da tutto il
mondo, e dai preparativi della vigilia, lo scrittore e regista Italo Moscati ha realizzato
in breve filmato di 22 minuti con la tecnologia in 3D. Prodotto dalla Direzione
Strategie Tecnologiche Rai con il Centro Ricerche Rai, in collaborazione con il
Centro Televisivo Vaticano, il documentario sarà trasmesso nello Speciale TG1 del
1° aprile, in occasione del settimo anniversario della morte di Papa Wojtyla, e in
contemporanea in 3D su Rai HD.
Mercoledì 14 marzo u.s. questo straordinario docufilm è stato presentato in anteprima
alla stampa presso la Direzione Generale della Rai in viale Mazzini a Roma.
La proiezione ha avuto luogo nella Sala degli Arazzi, di solito utilizzata per
convegni, conferenze e videoproiezioni elettroniche, che per l’occasione è stata
trasformata e allestita sugli standard del grande cinema digitale.
Il progetto tecnico è stato affidato a Pino Chiodo che con la sua squadra ha curato
anche l’installazione e la gestione dei sistemi. Lo spazio è stato equipaggiato con
prodotti tecnologici all’avanguardia afferenti alla Digital Division di
Cinemeccanica, azienda leader mondiale nel comparto cinematografico, ormai da
anni in un consolidato rapporto di partnership con Pino Chiodo Cinema
Engineering.
La stessa Cinemeccanica inoltre ha di recente instaurato un rapporto di
collaborazione con la Rai in merito alle nuove strategie e ricerche tecnologiche
riferite allo scenario attuale della comunicazione audiovisiva digitale e interattiva.
Per l’evento nella Sala degli Arazzi, i sistemi di proiezione sono stati configurati per
il D-Cinema 2K in 3D stereoscopico, mediante l’installazione dei nuovi proiettori
Cinemaccanica-Barco DPC 80.
Come sistema 3D è stato utilizzato il Dolby 3D, con l’allestimento di un sistema
audio 7.1.
All’interno della sala è stata inoltre allestita una cabina di regia/proiezione
realizzata con speciali pennellature fonoassorbenti onde garantire il contenimento di
rumori indesiderati relativi al funzionamento dei sistemi di proiezione.
Per il pubblico presente è stato così possibile, senza spiacevoli interferenze, godere
l’ascolto della splendida colonna sonora del film basata su brani di Mozart,
Schubert, Rossini, Bach, Villa Lobos, Bob Dylan, oltre, naturalmente, alla voce
indimenticabile di Papa Wojtyla.
